mercoledì 13 giugno 2012

LOV (not peace).

Qui a Torino, una volta l'anno, da quattro anni, c'è la LOV.
E' una notte in cui, nel quartiere di Vanchiglia, i laboratori e gli studi artistici rimangono aperti e si scorrazza allegramente. Torino è una città strana succedono tante cose e rubano tante bici, oggi hanno rubato la mia, ma non me ne avvedo e la prendo come Calvino, che pure visse a Torino, piuttosto benino e non senza un quattrino.



Dalia Del Bue è una mia amica illustratrice che ha ideato questa mostra, la notte del LOV, ovvero sabato prossimo, il 16. I dettagli sulla locandina, il comunicato qui sotto in neretto, la frase di Calvino sotto il comunicato, in corsivo. Saremo leggeri come un tapiro.
 
Segno di una notte d'estate è un omaggio alla lezione di Italo Calvino sulla leggerezza.
Alessandra Trivellato, Anna Ippolito, Corina Elena Cohal, Dalia Del Bue, Luca Galvani, Lucio Villani, Moisi Guga Yoy e Simona Castaldo si sono confrontati col valore che Calvino auspicava di portare nel nuovo millennio, in quanto qualità all'interno della narrazione e come reazione al peso del vivere.
Il titolo della mostra prende spunto da Sogno di una notte d'estate, un disegno a china e collage di Corina Elena Cohal. Segno sta a suggerire che, nel riflettere sulla leggerezza, abbiamo giocato con la tenuità del segno grafico, con la levità e l'inconsistenza dell'immagine, quanto col suo significato, ora ironico, ora melanconico.

“Se volessi scegliere un simbolo augurale per l'affacciarsi al nuovo millennio, sceglierei questo: l'agile salto improvviso del poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante, appartiene al regno della morte, come un cimitero d'automobili arrugginite”

Nessun commento: