lunedì 6 giugno 2011

Quale faccio? La storia di Giovanni Baldesio.

Per Tapirulan e una guida illustrata di Cremona sto facendo quest'illustrazione. Ieri sul treno ho fatto un po' di schizzi. Quale fo? E soprattutto, chi ce capisce qualcosa?
Comunque questa è la storia di Baldesio.
Di pagare l'annuale balzello all'imperatore Federico Barbarossa proprio non gli andava giù. Così Giovanni Baldesio, gonfaloniere maggiore della città sfidò a duello il figlio dell'imperatore. L'eroico Baldesio sconfisse il principe e garantì alla città l'esenzione del tributo: la palla di 3 chili d'oro. Come si svolse il duello? Esattamente non si sa, secondo alcuni fu addirittura una partita di bocce. Resta il fatto che la riconoscenza popolare non mancò: il tributo di quell'anno fu donato alla fidanzata Berta come dote per il matrimonio, ma purtroppo gli toccò anche il soprannome Zanén de la Bàla (Giovanni della palla), onorificiente della quale, probabilmente, avrebbe fatto volentieri a meno. Anche perché in dialetto cremonese il soprannome si presta ad un buffo doppiosenso, giacché la bala è anche una... sbornia. Sullo stemma del Comune di Cremona si può tuttora notare il potente braccio di Zanén che impugna la palla d'oro del tributo. Nel museo civico Ala Ponzone un dipinto di Antonio Bottazzi mostra l'ingresso trionfale di Baldesio nella piazza maggiore, cioè piazza del duomo, di cui potrete ammirare il fascino ai tempi del nostro eroe. Il suo mito non tramonta, tanto che anche la prima socità sportiva Cremonese porta il suo nome.
Le immagini le trovate anche da soli, su.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il piu' facile e' il primo schizzo, ma il "sutrurreale" sulla destra in basso e' il piu' bello. bella penna