giovedì 7 febbraio 2013

Salma dorata - Alessio Spataro


Alessio Spataro è quello che si può dire un amico. Uno dei pochi che si riescono ad incontrare nel rutilante mondo dei disegnatori autistici e autoreferenziali. Alessio Spataro è sì autoreferenziato e automunito, ma con eleganza. Dopo varie cose fatte insieme, tra cui il blog "Baffi" che vide una breve e intensissima luce per un periodo un paio di anni fa, adesso rubiamo insieme nei supermercati. Non all'Esselunga o al Carrefour. Noi andiamo al Lidl, per prendere ai poveri per dare i poveri, come moderni Robin Hood. Potrei perdermi in aneddoti sulle altre allegre scorribande insieme ma meglio lasciare perdere perché sembrerebbe un funerale. Piuttosto pubblicizzo il suo nuovo libro che è meglio. Alessio Spataro è anche una persona pericolosissima, ma questa è un'altra storia e andrà raccontata un'altra volta.



Acquistabile a 1€ sul portale RETINA, il volume contiene tutte le mie storie a fumetti pubblicate dal Male di Vauro e Vincino e una selezione di vignette dal 2010 a ieri.
Per un totale di 123 pagine a colori (0,0081 centesimi a pagina considerando il valore reale dei protagonisti in copertina), Salma Dorata si avvale della straordinaria prefazione di Nickie Vendola, prossimo probabile ministro delle pavide opportunità.

Altri fumetti di Spataro sponibili su RETINA qui:

La prefazione in anteprima qui:
L’ALTRA FPONDA (di Nickie Vendola)
Mi capita fpeffo di fognare di notte e quafi mai fi tratta di fonni ripofanti. Anzi, fovente fignifica che faccio veri e propri incubi che mi portano a fudare cofpicuamente fino al mattino tanto da coftringermi ad alzarmi di fcatto fcappando da lenzuola ormai umide dalla tefta ai piedi del giaciglio.
In quefto filo roffo che lega la mia fafe r.e.m. con i ricordi perfonali più fofchi, fi ergono protagonifte tutte le peffime figure accumulate nella mia vieppiù tortuofa militanza politica. Dal fòrdido complotto ordito da Ferrero contro me e Faufto al fettimo congreffo di Rifondazione Comunifta, al momento in cui accettai di partecipare alle primarie del centrofiniftra fottofcrivendo quella carta d’intenti che definitivamente imprigiona Finiftra e Libertà in un compromeffo al ribaffo tanto vergognofo quanto foffocante.
Ebbene, proprio quando fubito dopo mi rado faccia e fchiena mentre controllo la pofta fullo fmartfòn conneffo, pronto a dedicare l’ennefima giornata alla progreffiva perdita di dignità, è il momento in cui mi fermo e rimango afforto e diftratto mentre forrìdo penfofo davanti alle vignette fatiriche di Aleffio Fpataro.
Ogni volta che fbircio le fue ultime fenfazionali battute difegnate aggiornate la mattina prefto fui fuoi fito web e profilo feifbùc, mi ftruggo al penfiero che ancora efifte nel noftro paefe un’anima pia umile e al tempo fteffo intranfigente capace di non cedere come ho fatto io alle mille lufinghe di un certo arrivifmo da quattro foldi e di una nota tendenza egoifta all’affermazione di fè figlia legittima del berlufconifmo ancora fulla crefta dell’onda.
Aleffio mette a nudo le fteffe fmorfie e i medefimi atteggiamenti fnob faftidiofiffimi di chi ha qualcofa da nafcondere. Di tutti coloro, cioè, che fono coftretti, malati di protagonifmo anfiogeno e megalomania, a indoffare fempre una mafchera che offufchi l’evidenza di una malcelata e palefe malizia.
E poffo affermare di ben comprendere fiffatti comportamenti proprio perché io fteffo poffeggo una forta di mafchera fimile di cui faccio ufo quotidiano fulla mia pelle graffa di imbarazzato politicante trafformifta e guerrafondaio (ho votato ben due miffioni militari da deputato: nel novantafette col primo governo Prodi e nel novantanove infieme a Coffutta e Coffiga).
Per quefto motivo non poffo non approfittare per ringraziare doppiamente l’autore di quefta antologia fatirica: innanzitutto per il fuo efempio coftante di amante appaffionato di coerenza, ma anche per avermi offerto di riempire quefto fpazio inafpettato (di cui fono onorato) come occafione irripetibile per fare finalmente quello che gli anglofoni chiamano freddamente “outing”, ma che io preferifco autarchicamente definire “fegreto non più inutilmente nafcofto”.
Ebbene, care lettrici e cariffimi lettori, grazie ad Aleffio Fpataro e al fuo graffiante e beffardo cinifmo grafico, oggi capifco che ho decifo di paffare all’altra fponda orgogliofamente e fenza più vergogna: fono un cattolico democratico liberale e me ne faccio vanto.
Anche perché mi viene meglio pronunziare quei termini. Quando invece parlo di “comunifmo” e “finiftra” noto che le perfone fi mettono fpeffo a fghignazzare.

Nickie Vendola
Prefidente della Regione Puglia, fegretario di Finiftra e Libertà.

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