L'Orchestra Cocò, il mio gruppo, è recentemente andato in tour a Londra! Oltre alle quisquilie musicali di successo presso l'esigente pubblico italo-inglese, di sicuro rendimento emotivo e affettivo, seppur non direttamente economico, una delle cose belle di questo viaggio è stato conoscere Ian Miller. Grande artista dell'inchiostro. Sono cresciuto con i suoi disegni, ad esempio quelli sul rarissimo Bestiario Di Tolkien. Qualche tempo fa gli scrissi e cominciò un dialogo con una persona veramente interessante e curiosa, interessata a mettere in contatto gli artisti tra loro.
Non riesco a contare, infatti, le mail che mi ha mandato con link a tutto, da musicisti a forniture di inchiostro. Da Ian Miller ho comprato un disegno, di solito non compro originali, ma Ian Miller è Ian Miller! La cosa bella, oltre ad aver comprato una tavola fatta apposta per me, è stato incontrarlo alla Modern Tate e prendere un te. Mi ha invitato a vedere una mostra, sempre li alla Tate, ed abbiamo parlato per ore.
Come si dice nel regno anglosassone: "Inspiring".
questo è un disegno di Ian Miller, non il mio personale, e si trova sul suo sito.
Come tanti suoi disegni, mi lascia così, un po' senza parole, ma forse questa è la parte più bella di vedere i processi mentali altrui trasportati su carta, rimanere sempre un po' ammirati, un po' di sasso e con quella sensazione alla bocca dello stomaco che ti fa tornare a disegnare. Il link al suo sito è nella sezione "lucho consiglia" di questo blog, dalla creazione dello stesso, quindi tanto tempo. E' sempre stato li ma io gli ho scritto solo recentemente. Misteri della mente umana. Avrei voluto poter incontrare anche un altro bravissimo illustratore che mi ha molto influenzato tramite le carte di Magic, gioco bello et infernale, Quinton Hoover, ma purtroppo è improvvisamente passato a miglior vita. Gli avevo scritto per anni su un suo sito fantasma chiedendo se ci fosse un libro con tutto il suo artwork. Nessuna risposta. Quando poi lo incontrai su fb mi disse, scusandosi in maniera mostruosa (!), che su quel sito non ci andava mai perché si scordava le password.
Di sicuro era simpatico e come Ian Miller, umile e concentrato sul fare e sul bello.
Purtroppo è andato anche lui, come l'incredibile Jeffrey Jones, del quale parlerò un'altra volta.
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