giovedì 27 maggio 2010

Per tutti quelli che...


Avessero gradito il resoconto sugli AC/DC, o per tutti quelli che capitassero di qui per caso, o per tutti quelli, semplicemente.
Un disegno, ovviamente riciclato, diventa una garbata reclame! ROck'N'Roll ain't noise pollution!

sabato 22 maggio 2010

IT'S A LONG WAY TO THE TOP IF YOU WANNA ROCK'N'ROLL!


Questo blog nasce tre anni fa (o due? bo non mi ricordo) come spazio per le mie vignette di satira, poi, nel tempo, smetto di fare satira quotidiana allora ci metto i disegni, poi le vignette, poi ogni tanto ci scrivo, poi mi ricredo e dico "no, solo disegni!". Tutto questo inutile prologo nebuloso solo per dire che adesso non posso non raccontare il concerto degli AC/DC, stadio Friuli 19 maggio Anno Domini 2010. Ovviamente ci sarà chi proclamerà il proprio "Sticazzi" con voce argentina ma io, un giorno potrò dire di aver visto i giganti passare, e che stavo in seconda fila.
- punto uno: il viaggio, comodi 550 km per la tratta Torino-Udine.
- punto due: l'arrivo, dopo 5 ore di macchina si arriva a Udine (che come mezzo Friuli è tutto un monumento commemorativo) e per la precisione allo stadio che è già discretamente affollato, anche di finanzieri che danno la caccia a quelli che vendono le magliette non originali.
- punto tre: la fila, dalle quattro e mezza per stare sotto il palco (infatti adesso il prato è diviso in settori e sotto il palco stanno un massimo di 5000 persone, questo vuol dire che nello spazio recintato rimane anche del posto vuoto per chi non volesse andare nella mischia).
- punto quattro l'attesa: quattro ore prima di un qualsiasi inizio musicale.

Lo stadio si riempie, 40.000 posti circa, in testa hanno tutti le cornine luminose. Cominciano i gruppi spalla. I primi son dei metallari tristissimi, seppur acclamati. Il gruppo spalla vero è proprio sono LE VIBRAZIONI. Scelta musicale discutibile, come mettere Fausto Papetti prima dei Berliner Philarmoniker.
Personaggi interessanti intorno a me nello stadio:
- uno sloveno sbronzo che andava in giro a schiacciare rabbiosamente tutte le bottiglie di plastica incontrate sulla via, fossero esse piene o vuote, di proprietà o isolate.
- un toscano che provava a bere la birra, dico provava perché ogni volta che la prendeva, qualcuno passava e gliela rovesciava o schiacciava.
Questa scena si replica almeno tre volte, con conseguenti bestemmie fragorose. Alla fine il brav'uomo riesce comunque a sbronzarsi con le birre degli amici (entusiasti).
Le VIBRAZIONI salgono sul palco. Credo che solo durante l'inquisizione ci sia stato uno sfoggio di ira e ferocia pari a quello riservato al tricolore gruppo di apertura.
Volano progressivamente:
- rotoli di carta igienica aperti.
- bottiglie di plastica vuote.
- bottiglie di plastica piene.
- bottiglie di plastica piene senza tappo.
- varie ed eventuali.
L'organizzato ed eterogeneo pubblico ha portato altri sofisticati gadget da casa, tipo uno striscione fatto all'uopo lungo almeno 4 metri con scritto "FATE CAGARE". Chi regge lo striscione urla con rabbia come se il gruppo sul palco gli avesse rubato la macchina. Il cantante continua a "cantare" e a un certo punto stona (esattamente come fanno LE VIBRAZIONI nei loro dischi per l'appunto, ma cambiare tonalità no?) e nel pubblico vengono progressivamente alzati dei tizi con il culo scoperto e le mani aperte ad allargarlo, una specie di gesto commemorativo. A pochi metri da me ad un certo punto viene alzato uno apparentemente nudo che mi dà le spalle. Vedo che il suo braccio si muove ritmicamente, capisco dopo un po' che si sta facendo una sega. Mio Dio. Dopo un tempo notevolmente lungo lo abbassano, nel frattempo LE VIBRAZIONI continuano a suonare. Tra un pezzo e l'altro chiamano sul palco PINO SCOTTO, metallaro acclamatissimo e personaggio mediatico. Come in Matrix il lancio di oggetti si ferma per pochissimo. Tributo a Ronnie James Dio, da poco scomparso, suonano Rock'n'Roll dei Led Zeppelin. Stadio in delirio, alla fine non la suonano male, poi il tempo deve passare e quindi si ascolta pure questa. Pino Scotto è risparmiato dalla sassaiola di monnezza che, invece, continua ad essere riservata al garbato gruppo Pop italiano.
Dopo questo brano LE VIBRAZIONI annunciano l'ultimo pezzo e insultano il pubblico con dita medie alzate e labiali evidenti. Il delirio. tutto quello che fino a quel momento era stato risparmiato viene tirato, dai preservativi gonfiati ad aria e acqua fino a frutta e verdura scagliata con rabbia, senza risparmiare le ormai classiche bottiglie. LA FOSSA DEI LEONI SI APRE PER LE VIBRAZIONI. Il gruppo lascia il palco prendendo a calci i propri strumenti (tanto c'è chi glieli paga) e continuando a subire la pioggia di lordure.
Il gruppo scende e lo staff degli AC/DC ci mette venti minuti buoni per ripulire il palco. Poi Arrivano. Buio, luce. Locomotive vere sul palco, esplosioni, pupazzi enormi gonfiabili, video in estetica trash, dodici cannoni dodici sul palco, una campana di bronzo. fuochi artificiali. Non c'è altro da dire se non che è uno dei migliori spettacoli mai visti in assoluto. hanno il doppio della mia età e stanno meglio di me. Saltano, cantano e ballano, uno show perfetto.
45000 persone la pensano come me.
chicche:
- Phil Rudds, batterista. fuma una sigaretta dopo l'altra, dal prato sembra che abbia sempre la stessa.
- Angus Young, chitarrista, durante il solo del primo pezzo (Rock'n'Roll train) viene sulla passerella che arriva fino in mezzo al prato e saluta il pubblico levandosi il cappello. Stile!
- Brian Johnson, cantante, non so ancora come faccia.
Momenti di emozione con Back In Black terzo pezzo e Hell's Bells con tanto di campana che scende. Vado a pogare seminando morte e distruzione. Credo che qualunque altra foto o commento siano superflui. Il concerto finisce dopo due ore e mezza. La gente è in delirio, io sarò di buon umore per i prossimi 18 anni. E' valsa la pena di aspettare tanto.
Piccolo cameo finale, il toscano della birra di prima mentre esce con l'ennesimo bicchiere pieno, è spinto involontarimente da un membro della sicurezza e si rovescia addosso il prezioso liquido ambrato.
bestemmie, applausi, dissolvenza, buio.
Grazie alla fondazione Camillo che mi ha regalato il biglietto.

martedì 18 maggio 2010

Torino, salone del libro.


Prima volta alla kermesse torinese.
un sacco di editori, un sacco di giri con l'inedita sensazione che qualcuno voglia prendere qualcuno dei miei progetti.
Assaggi di cioccolata ovunque, un sacco di libri, gadget improbabili, Bollani che suona (naltro po lo troveremo pure in ascensore) Stefano Ricci che firmava disegni, insomma bello il salone del libro!
Ma bando alle ciance, uscirà a Lucca, finalmente, il libro della BANDA PUTIFERIO! per il quale ho fatto quattro tavole e nel quale figurano sciccosi disegnatori quali Onofrio Catacchio, Massimo Giacon, Luca Enoch, Il Pistrice e poi non me ricordo.
Io oggi metto la prima tavola ma siccome è un progetto segreto, voi non guardatela.
p.s.
che poi già avevo messo schizzi, lazzi e altro ma così è finita.

Schizzo Cinese.


Viva i pennarelli della Stabilo. e pure quelli caran d'ache, che alla fine sti svizzeri qualcosa di utile la fanno ogni tanto. fino a domenica basta perché domani tutti a Udine a sentire gli AC/DC. IT's a long way to the top!

I gemelli Sgomento.


vecchia illustrazione del 2004 (bei tempi), tratta dalla mia storia inedita "Gromigna e lo spaventoso spavento!" che non so come è finita su un forum di americani.
Daje zio Sam, famme fa il cinema!

mercoledì 12 maggio 2010

SKA! SKA! ...Sca?!


Ecco qui una vignetta sul degenerato gruppo di musica giamaicana, gli Ska Jola.
Un gruppo musicale di sicuro esprime versi, anche gutturali, di miglior qualità.

martedì 11 maggio 2010

venerdì 7 maggio 2010

E adesso un allegro video!

Ecco qui, potevo io mancare a questa italica consuetudine? Del resto non mi drogo, non mi faccio quasi mai foto davanti ai monumenti colla fidanzata, non vado quasi mai ai falò sulla spiaggia con l'ebefrenico con la chitarra che suona male i pink floyd, ma almeno questo fatemelo fa, o no?

Interview

Malefico, chi era costui? un gruppo di rigazzetti di Napoli incontrati prima al Comicon e poi a Lucca.
Giovincelli intraprendenti, essi mi intervistarono. Il tutto avveniva nella self area di LuccaComics2009. L'atmosfera era tra l'allegro e il "mio dio ma che ce stamo a fa qui dentro che è tutto colorato mentre fuori c'è LA MORTE!". Wow! Frank Zappa comincia un disco, "Lumpy Gravy" con una frase detta dal suo vocione. "The way i see it, Barry, this could be a very dynamite SHOW!" e così va.
chissà se riuscirò o meno a caricare un video.
parte 1

parte 2

Mio dio, cosa ho fatto!
No apparentemente non riesco a caricare un cazzo, allora dico una cosa. Chi volesse andare su youtube e cercare Lucio Villani troverà questo e altro interessante materiale. chi no no.
Baci

domenica 2 maggio 2010

Motosega per Akab






Ecco qui, schizzi e lazzi per Motosega, Per Akab. per un libro per gli americani, per chi se lo guarda. Mentre fuori c'è il Comicon con il sempiterno banchetto "Lamette, Tirana & Lucho" retto dagli ottimi Lombardi e Lucciola.
Dunque sarò più chiaro riguardo questa illustrazione e relativi studi.
C'è un libro da fare a cura di Aka B, al secolo Gabriele Di Benedetto, disegnatore e tra i padri fondatori dello Shok studio.
Egli coniò un personaggio chiamato MotoSega, una specie di cosplayer di leatherface quello di non aprite quella porta.
Questa illustrazione, rappresentante una mia visione di Leatherface o motosega o come ve pare, andrà su un libro pieno di altri omaggi di altri disegnatori. Se ce dice culo lo vendiamo agli americani e tra na settimana stamo a brindà nel grand canyon colla cocacola. se no no.
chiaro? pronti? via?

sabato 1 maggio 2010

Blue In the face


Il titolo di un bel film, seguito di "Smoke". Non mi ricordo chi sia il regista ma in fondo chi se lo ricorda?
Comunque questo è un altro schizzino in blu, attinente con il titolo del film, ovvio.