12 RED ROBOTS:
1 – Astroboy.
2 – 009 Cyborgs (tutti per uno, uno per tutti).
3 – Batman (me lo compri, papà?).
4 – Totoro (Miyazaki dove sei?).
5 – Corto Maltese (fare i gavettoni a Corto Maltese deve essere bello, già immagino un quadretto apocalittico con la scena che accade sul serio e contemporaneamente Vincenzo Mollica si sveglia sudato nella notte urlando “NOOOOO!!!, BAGNANO I FUMETTIIII”).
6 – Donnina (in teoria Pazienza, per alcuni Manara, in pratica un disegno fallico).
7 – Little Nemo.
8 – Captain America (sottotitolo: "che hai detto, scusa?").
9 – I Puffi (disegno con contenuti plurimamente apprezzati).
10 – Hellboy.
11 – The Rocketeer (sottotitolo: "perbacco!").
12 – Akira (Kaneda, si è rotta la moto?).
A questo punto si può parlare del resto. Ogni volta che mi capita di fare una mostra (evento non comune), a un certo punto penso "perché?!". L'ho pensato ovviamente anche iersera. Innanzi tutto "perché?!" riduco sempre il tavolo così? un misto tra disagio sociale e caos.
Colori, utensili, l'immonda tastiera del computer che andrebbe cambiata, pericolosissimi bicchieri d'acqua vicino antiquati congegni elettronici accesi, Marco Corona in confronto è un damerino educatino.
Per non parlare, poi, dei miei amati pupazzi, totalmente sommersi nel tavolo e non più padroni del loro spazio ludico. Ripeto: perché ci si riduce così?
Che domande, per l'ARTE e per vendere i disegnini, per cosa altro, sennò?
Fatto sta che i ritmi di produzione son stati piuttosto attivi e alla fine ho prodotto un po' di tavole in poco tempo. Come diceva il Ceccotti nazionale "aò ammazza, la gente nun se rendono conto de quanto sei veloce!" Evviva i disegnini, i robbottoni e le citazioni. Prima di buttarmi a capofitto in un mega-progetto (cosa che dovrebbe accadere di qui a tra poco nei prossimi mesi) facimm' la mostra!
E fin qui tutto bene. Via con l’allestimento! Chi mi conosce, più o meno sa che con le mani sono totalmente negato (manualità), quindi quale sollievo trovare e pensare ad un allestimento orizzontale della vicenda complici tavole e sedie già sul posto. Le amiche cornici di Leroy Marlin e bottiglie di vino han fatto il resto.
Quindi dopo uno spostamento di disegni e faretti, alla fine il luogo risultava pressappoco così:
Anche un essenziale autoscatto, con la moto di Kaneda sullo sfondo. chi lo avrà comprato? Vendiamo tutto, gente!!!
Muro di cartoline, un'installazione degna di Boltanski. Potrei continuare con un proclama sulle virtù della coltivazione del pistacchio in Sicilia ma mi fermerò qui. Ringrazio tutti, anche i miliardi di persone giunti in seconda serata, mentre suonavo con "The Gipsy Gentlemen". Ringrazio compratori e fornitori di vino!
7 commenti:
L.U.C.I.O. è commovente il lavoro che hai fatto... sei un mostro... di bravura.
Ottimo lavoro.
PS: TOTORO è mio me lo devi x il segno indelebile che è sulla mia spalla.
:v
I disegni sono BELLISSIMI ma DIFFICILI (sia per la grafica sia per i riferimenti). Quello che mi sono piaciuti di più (per i motivi di cui sopra) sono 3, 4, 5, 8, 11 e 12.
Bella anche la presentazione dello studio
Francesco
sei cattivo e i tuoi disegni sono brutti!
sei favola!
bellissimi fantastici bang!
MUAHAHAHAHHAHAHAHAAH I PUFFI.
Fannoride fortissimo.
Ma poi mi immagino proprio il rombo/crepitio titanico del pugno che arriva.
Riderissimo.
quindi sti disegnetti ti garbano?
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