lunedì 16 agosto 2010

Blue Skies.

Blue Skies.
E’ il titolo di una canzone, bellissima, di Irving Berlin, datata 1927. Questo brano fino alla crisi economica, il famoso martedì nero, del 1929, fu colonna sonora piuttosto diffusa in America. Esprimeva ottimismo, serenità e un senso di benessere. E’ l’unica cosa che mi viene in mente mentre attraverso, con vari mezzi, gli arcipelaghi nel nord della Norvegia. Sto andando a suonare nelle isole Lofoten. La luce per 24 ore è esperienza unica e non raccontabile, così come scoprire rinnovati ed enormi “Blue Skies”, con nuvole bassissime contornati da un silenzio e da una splendida solitudine che rimette a paragone e ridimensiona idee ed esperienze vissute.

Metto un paio di immagini e un paio di disegnini e poi se ne riparla a settembre (si c'arivamo).



la chiesa di Mignola(tutta di legno, data: XI secolo, è proibito fumare in tutto il cimitero-giardino circostante)!



i maligni diranno che questo paesaggio potrebbe essere ad Anzio, invece NO! panorama dalle isole Lofoten.



Stetind (pronuncia "Stetèn) la montagna simbolo della norvegia. Secondo me Tolkien ai tempi de "Lo Hobbit" un giro qui se l'è fatto (ricordate la montagna solitaria? il passato da nerd torna galoppante)...
Poi che altro dire, nulla, luce per 24 ore, la strada principale del paese (che va da nord a sud) è larga come il viale di casa mia, fiordi, orche, alci, renne, linci e un botto de gente ubriaca.
A settembre, i disegni non li metto (anche perché ho solo schizzi e a quanto pare se so stufati tutti degli schizzi).
Baci
Lucho

1 commento:

Alabama ha detto...

Vedere le foto e pensare alla luce 24 ore al giorno mi fa riflettere sul mio ostracismo verso i paesi freddi e generalmente a nord, che non prendo mai neanche in considerazione data la mia freddo-fobia.
Mi sa che mi perdo un bel po' di cose, ma come si fa a scegliere?

I dilemmi del 17 agosto (anzi 18) li metto qui che tanto non legge nessuno, stanno tutti a panzallària.